Seleziona una pagina
product manager cosa fa target idea

Product Manager cosa fa? La professione come non te l’hanno mai raccontata

 

Chi si aspetta di trovare in questo articolo una spiegazione prolissa e didascalica su cosa fa il Product Manager, potrebbe restare deluso. L’intento che ci prefiggiamo è ben più sfidante: vogliamo raccontare la filosofia che sottende alla professione.

Per farlo prenderemo spunto da esempi illustri, per poi scandagliare più a fondo le competenze trasversali che vanno a completare l’identikit di questa figura chiave nel Project Management.

 

Product Manager cosa fa? Identikit di un visionario

 

Quando il titolo professionale di Product Manager (PM) ha iniziato a diffondersi, circa 20 anni fa, ha da subito ingenerato molta confusione, creando attorno alla professione un alone di imperscrutabilità e di mistero. Ed è proprio tale velo di mistero che andremo a sollevare per scoprire non soltanto il Product Manager cosa fa, ma soprattutto come riesce a farlo, ovvero di quali competenze tecniche e attitudinali si serve per fronteggiare le proprie responsabilità.

 

Chi è il Product Manager?

 

Professionista multitasking, problem solver, team builder: ma chi è davvero il Product Manager? Sicuramente è il Leader di un team di lavoro, che si occupa del prodotto e che sa risolvere e prevenire i problemi attraverso l’applicazione di specifiche metodologie. Già da questa prima descrizione sintetica è possibile fare emergere gli elementi fondanti del DNA del PM:

 

  • Team: nessun Leader è solo e il suo successo si misura soltanto dalla capacità di guidare la squadra verso l’obiettivo, rendendola partecipe di una visione avvincente.
  • Prodotto: lo studio del mercato e l’analisi dei bisogni del cliente definiscono le caratteristiche del prodotto e la linea programmatica del suo sviluppo, in modo tale da tenere sempre monitorato il ciclo di vita del prodotto.
  • Metodo: il metodo di approccio al lavoro è parte essenziale della professione del PM. Per fronteggiare con successo le proprie responsabilità, il Product Manager fa ricorso a metodi di semplificazione del processo, focalizzandosi sulle azioni ad alto impatto. Per tale scopo ricorre a strumenti metodologici come Scrum, un framework utilizzato per inquadrare e affrontare problematiche complesse nel corso della realizzazione e della gestione di prodotti di valore.

 

“L’uomo superiore che vuole arrivare a un certo punto cerca di portarvi anche gli altri. Poiché vuol capire, cerca di far sì che anche gli altri capiscano. Questa è la forza della superiorità: trovare l’esempio in sé stessa” (Confucio)

Product Manager definizione

 

Fra le varie definizioni possibili, abbiamo scelto quella di Martin Eriksson, fondatore di ProductTank, e quella di Ben Horowitz, CEO di Opsware.

Il primo ha graficamente visualizzato il Product Manager in un diagramma di Venn, posizionandolo all’intersezione dei segmenti di Business, Technology e UX.

diagramma venn cosa fa procuct manager

Mentre Horowitz ha definito il PM come “CEO del prodotto” identificando i seguenti punti di contatto fra il Product Manager e il Chief Executive Officer:

  • Stabiliscono gli obiettivi
  • Definiscono i contorni del successo della missione
  • Motivano la squadra
  • Si assumono la responsabilità del risultato

 

Product Manager job description

 

Chiudiamo questa prima parte introduttiva con quella che possiamo definire la classica job description del Product Manager.

  • Who? Chi è il Product Manager? Il Product Manager è responsabile della pianificazione e della gestione del prodotto nell’intero ciclo di vita del medesimo.
  • What? Cosa fa il Product Manager? Durante la propria missione raccoglie e definisce le priorità sulla base dei requisiti del prodotto e dei bisogni del cliente, lavorando in sinergia con il marketing di prodotto.
  • Why? A cosa serve il Product Manager? Lo scopo finale è quello di dare vita alla visione di un prodotto vincente, in grado di garantire il raggiungimento degli obiettivi di fatturato e la piena soddisfazione del cliente.

 

Sai cosa fa il Product Manager? Si misura sui migliori

 

Adesso che abbiamo definito i contorni dell’identikit non resta che dargli un’anima, cercando di fare emergere i tratti della personalità e delle attitudini del Product Manager.

Per fare ciò, prendiamo come riferimento i migliori Product Managers: persone lungimiranti, capaci di guidare gli stakeholders e in grado di impostare incredibili visioni del prodotto, come Jeff Bezos di Amazon, Steve Jobs di Apple, Marissa Mayer di Yahoo o Elon Musk di Tesla e SpaceX. Costoro incarnano alla perfezione l’ideale di leadership di successo ed è su quella capacità vengono misurati.

Ecco quali risorse hanno messo in campo alcuni dei personaggi sopra citati.

 

Nel 99,9% dei casi i prodotti vincenti non sono realizzati da un unico pensatore, ma sono il frutto di un lavoro di squadra. Il compito del Product Manager è quindi quello di sviluppare, monitorare e adattare il processo di comunicazione e del flusso di attività per raggiungere obiettivi misurabili.

product manager cosa fa leader

1. Imparare dagli altri

Se vuoi diventare un Product Manager di successo prova a immaginarti come un ladro gentiluomo che ruba agli altri per restituire un valore superiore al ‘maltolto’.

Si racconta che Elon Musk in questa abilità sia quasi imbattibile. Nel libro “Elon Musk. Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico” (per approfondire l’argomento clicca qui) un collega di SpaceX ha raccontato di essere stato chiamato nell’ufficio del Principal e di essere stato messo sotto torchio. L’obiettivo non era tanto di metterlo alla prova quanto di assorbire tutto il possibile sulla mansione specialistica a lui assegnata.

Product Manager cosa fa? Suggerimento pratico. Pianifica il giusto set di domande da porre ai clienti e al team. Ascolta le risposte senza pregiudizi. Osserva le persone nel loro ambiente naturale e nelle normali condizioni di lavoro e di operatività. Infine misura l’eventuale discrepanza fra oggettività e percepito.

2. Curiosità interdisciplinare

In qualità di Product Manager non puoi permetterti di porre limite alla tua conoscenza. Tutti i campi sono indagabili e ogni nuovo input è potenzialmente generatore di output di valore.

Ancora una volta lasciamoci ispirare da un Master: Steve Jobs. Il fondatore di Apple, nel 1972 frequentò un corso di calligrafia al Reed College, nonostante sapesse che non avrebbe ottenuto alcun credito formativo utile per la laurea (mai conseguita, per altro!). Oggigiorno grafici e designer hanno font illimitate e interfacce creative anche grazie a quella scelta apparentemente senza logica e fuori percorso.

Come ci ricorda lo stesso Jobs nel libro “I, Steve: Steve Jobs In His Own Words”: “La maggioranza delle persone nel nostro settore non hanno avuto esperienze molto diverse fra loro. Quindi non hanno abbastanza punti da collegare e finiscono con produrre soluzioni troppo elementari, semplicemente perché non hanno una prospettiva più ampia sul problema”.

Product Manager cosa fa? Pillola di saggezza! “Stay Curious”: la curiosità insaziabile e lo spirito di osservazione implacabile sono due strumenti essenziali nella cassetta degli attrezzi di un Product Manager.

3. Visione entusiasmante

La visione del prodotto è la capacità di creare una prospettiva stimolante che accolga al suo interno l’intero team e che ricordi a ogni singolo membro che qualunque attività e iniziativa è direttamente collegata a quella visione.

Il product manager mentre dà un tono e una voce al prodotto, comprendendone punti deboli e punti di forza, e mentre prende le decisioni strategiche relative a quel prodotto durante l’intero ciclo di vita, è anche e soprattutto il leader di un team.

La sua voce sottende ogni passaggio del progetto: “Seguimi. La direzione è giusta. Abbiamo una missione e siamo animati dal medesimo intento”.

E la visione non conosce confini! Pensiamo all’idea alla base di Tesla e di SpaceX: salvare la Terra puntando all’energia sostenibile e compiere il passaggio del genere umano da specie terrestre a specie interplanetaria.

 

elon musk product manager ispiratore

 

I problemi sono la vera opportunità

 

Se “Dietro ogni problema c’è un’opportunità” (cit. Galileo Galilei), il Product Manager sa che per svolgere bene la propria missione dovrà trovare non una soluzione qualunque, ma la soluzione che apra le porte a un’opportunità migliore, perché più semplice o più economica, rispetto allo scenario attuale. Ecco quindi cosa fa il Product Manager:

  • Restringe il focus e si concentra sui problemi non soltanto più urgenti, ma anche potenzialmente più scalabili, ovvero quelle problematiche che offrono le maggiori opportunità per i clienti e per il prodotto.
  • Immagina come fare la differenza, ipotizza un’idea, applica una soluzione e corregge il piano in corso d’opera.
  • Infine, il Product Manager cosa fa? Si lascia ispirare e a sua volta ispira stakeholders interni ed esterni raccontando storie, facili da comprendere e nelle quali immedesimarsi. Come quella di Brian Scudamore, amministratore delegato di O2E Brands, società madre di 1-800-JUNK, il quale rende partecipi gli altri imprenditori e i visionari come lui su come è riuscito a superare i 200 milioni di dollari di fatturato partendo dal suo primo camion di rimozione della spazzatura (se ti interessa questa è la sua pagina su Forbes).

 

Siamo pronti a superare il concetto di mansioni del Product Manager?

 

Siamo partiti all’inizio di questo articolo da una domanda a prima vista elementare “Product manager cosa fa?” e ci siamo a poco a poco ritrovati a parlare di persone che accettano le sfide, anzi che sanno come inventarle per anticipare il cambiamento.

E proprio nella visione del cambiamento si gioca il successo del Product Manager: non nella quantità dei no ricevuti (vanno messi in conto, perché sono parte integrante del piano), ma nella qualità dei sì conquistati.

Nel mezzo, c’è tutto quello ciò che serve per compiere un cambio di prospettiva e per fare finalmente emergere una figura professionale competente e multiforme che si delinea grazie alle conoscenze tecniche, di design e di marketing, all’applicazione di metodologie di settore ed, infine, grazie a una visione al contempo personale e collettiva.