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Polo Strategico Nazionale: cosa è e in quale modo cambia l’Italia?

 

In questi giorni il PSN ha richiamato l’attenzione dei media nazionali. Il motivo è la pubblicazione, avvenuta in data 28 gennaio 2022, del bando per il Polo Strategico Nazionale che ha cominciato a ‘dare corpo’ a un’infrastruttura innovativa e strategica.

Il Polo Strategico Nazionale ha come scopo quello di supportare e di accelerare il processo di migrazione Cloud PA: la sua funzione sarà quella di ospitare i dati e i servizi critici e strategici delle amministrazioni centrali (circa 200), delle ASL (Aziende Sanitarie Locali) e delle amministrazioni locali principali (Regioni, Città Metropolitane e Comuni con oltre 250.000 abitanti).

Parliamo quindi di un’infrastruttura nevralgica con un impatto diretto sulla società italiana. Per tale motivo abbiamo deciso di realizzare il seguente vademecum, una specie di “PSN forum” formato da 10 domande e altrettante risposte pratiche.

 

Polo Strategico Nazionale: cos’è?

 

Il Polo Strategico Nazionale è uno dei tre pilastri della Strategia Cloud Italia, elaborata dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e definita il 7 settembre 2021 dal ministro Colao nel “Documento sintetico di indirizzo strategico per l’implementazione e il controllo del Cloud PA”.

Gli altri due asset inseriti nella Strategia Cloud Italia sono: la classificazione dei dati e dei relativi servizi gestiti dalla Pubblica Amministrazione e la definizione di cloud qualificato PA.

A proposito della classificazione dei dati PA, ecco le tre categorie:

  • Strategici = essenziali per la sicurezza e per la coesione nazionale (per esempio servizi della Giustizia o della Difesa).
  • Critici = rilevanti per la società (per esempio benessere e salute pubblica).
  • Ordinari = non incidenti sulla vulnerabilità dei servizi essenziali (per esempio i siti istituzionali).

Alla luce di tale premessa possiamo così rispondere alla domanda “Cosa è il Polo Strategico Nazionale?”: il PSN è un’infrastruttura in grado di offrire servizi qualificati per il trattamento dei dati e dei servizi classificati come critici e strategici, nel rispetto degli standard di sicurezza più elevati.

 

Quando è nato il Polo Strategico Nazionale PSN?

 

Nel Piano Triennale per l’Informatica Pubblica (2017-2019) si faceva riferimento per la prima volta al Polo Strategico Nazionale. Da febbraio 2020 il progetto ha preso contorni più definiti nell’ottica di indipendenza del cloud PA e della sovranità digitale sui dati critici e strategici.

A seguito della pandemia Covid-19, il Polo Strategico Nazionale è stato inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che dedica alle infrastrutture digitali per la migrazione cloud PA un investimento complessivo pari a 900 milioni di euro (M1C1.1-Investimento 1.1: Infrastrutture digitali).

 

Cosa è il “Cloud First”?

 

La trasformazione digitale della PA è una delle missioni prioritarie inserite nel PNRR. All’interno di tale missione, l’obiettivo focale è favorire e supportare la migrazione cloud PA seguendo il principio del “Cloud First”.

Tale obiettivo ha una milestone quantitativa e temporale: entro il 2026 il 75% della Pubblica Amministrazione dovrà utilizzare le infrastrutture cloud e poi proseguire fino al conseguimento del 100%. Mentre ovviamente la strategia proseguirà anche oltre per conseguire l’ottimizzazione dei processi e delle infrastrutture Cloud PA.

cloud first italia

Quali enti coinvolge il PSN Polo Strategico Nazionale?

 

Il PSN Cloud ha un perimetro all’interno del quale rientra la migrazione di dati e servizi di complessivamente 280 enti pubblici e amministrazioni:

  • Amministrazioni centrali (200 circa);
  • Aziende Sanitarie Locali (selezionate);
  • Amministrazioni locali (Regioni, Città metropolitane e Comuni con più di 250.000 abitanti).

 

Come è scalettata la migrazione cloud PA?

 

Gli enti e le Pubbliche Amministrazioni delineate nel perimetro e atte a migrare nel PSN Cloud sono state organizzate in 3 gruppi, a seconda della priorità della migrazione:

  • Gruppo 1 = numero 95 pubbliche amministrazioni centrali Classe B (classificazione AgID) + 80 ASL (individuate dal PNRR). In tale gruppo rientrano le PA da migrare con urgenza in quanto operative attraverso infrastrutture cloud e digitali considerate insicure e critiche.
  • Gruppo 2 = numero 13 pubbliche amministrazioni centrali di categoria A (classificazione AgID). Si tratta di enti che operano con infrastrutture digitali e informatiche sufficientemente sicure e che possono perciò erogare servizi strategici in autonomia.
  • Gruppo 3 = numero 93 pubbliche amministrazioni centrali di categoria B (classificazione AgID) + principali amministrazioni locali, aventi necessità non significative e/o non urgenti di infrastrutture informatiche.

 

Perché la migrazione Cloud PA cambierà la vita dei cittadini?

 

Immaginiamo la tecnologia Cloud come un arcobaleno che collega due o più nuvole. Ogni amministrazione compresa nel Cloud PA sarà connessa con le altre, a tutto vantaggio dei cittadini. Questi ultimi infatti non dovranno trasmette i medesimi dati e le stesse informazioni più volte a enti pubblici diversi, perché varrà il principio della semplificazioneonce-only”: basterà una sola volta per rendere accessibili alle PA connesse i dati necessari per completare una pratica o per avviare un iter burocratico.

 

cloud pa immagine rainbow

 

Cosa dice il Bando per il Polo Strategico Nazionale?

 

Come abbiamo accennato il 28 gennaio 2022 è stato pubblicato il Bando PSN. La stesura del bando di gara si basa sulla proposta di creazione e gestione del Polo Strategico Nazionale presentata dalla cordata Tim, Cassa depositi e Prestiti (CdP), Sogei e Leonardo.

Il gruppo societario è stato individuato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale, facente capo al MITD (Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale), a dicembre 2021 dopo che da settembre a dicembre tre diversi gruppi misti di società (Aruba-Almaviva, Engineering-Fastweb e TIM-Leonardo-Sogei-CdP) avevano presentato le rispettive proposte su “come poteva essere il PSN”.

Per la redazione del bando di gara è stata scelta la documentazione di progetto PSN firmata da TIM-Leonardo-Sogei-CdP. Questo elemento introduce una novità nelle procedure di gara pubbliche, rendendo trasparente il processo di comunicazione e di interlocuzione fra potenziali fornitori e Stato per la redazione di un bando.

In caso di aggiudicazione della gara la cordata costituirà una nuova società così organizzata: quota del 10% detenuta da Sogei, quota del 20% da CdP, quota del 25% da Leonardo, quota del 45% da TIM.

 

Il bando PSN in pillole

 

Ecco cosa c’è da sapere sul Bando per il Polo Strategico Nazionale:

  • Il soggetto promotore, in caso di aggiudicazione della gara, si impegna a costituire una NewCo.
  • La scadenza di presentazione delle offerte è il prossimo 16 marzo.
  • La NewCo sarà sottoposta alla disciplina del Golden Power secondo il modello di partenariato pubblico privato.
  • La convenzione avrà durata di 13 anni e non sarà rinnovabile.

Scarica qui il bando Polo Strategico Nazionale.

 

Quanto costa la costruzione del PSN?

 

Alla costruzione del Polo Strategico Nazionale sono stati destinati 900 milioni di euro, i quali rientrano nell’ambito del PNRR investimento per “Infrastrutture digitali”, inserito nella Missione 1, Componente 1, Ambito di intervento 1 (Digitalizzazione PA).

 

Come funziona il Polo Strategico Nazionale?

 

Ma cosa è in pratica il PSN, ovvero come funzionerà il Polo Strategico Nazionale? Cominciamo con il dire che le attività di sviluppo e di coordinamento per il nuovo Polo per la migrazione cloud PA sono in capo al Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Una volta terminata, l’infrastruttura sarà gestita dall’operatore selezionato attraverso il Bando di cui al punto 7.

In particolare la NewCo vincitrice della gara dovrà realizzare e gestire il Polo Strategico Nazionale, che sarà localizzato sul territorio italiano e dovrà essere idoneo a ospitare dati e servizi digitali pubblici classificati come critici e/o strategici. L’infrastruttura dovrà altresì garantire continuità nell’erogazione, massima sicurezza e alta affidabilità.

Un breve cenno agli aspetti tecnici consente di capire come sarà strutturato il PSN e quale è l’architettura cloud PA scelta. Il Polo Strategico Nazionale supporterà tre diversi modelli di clouding: modello housing, modello hosting e modello ibrido basato sul cloud privato e sul cloud pubblico fornito dai 3 CSP (Cloud Service Provider) Microsoft, Google e Oracle. Mentre le architetture cloud PA supportate saranno:

  • BaaS = Backend as a Service
  • CaaS = Container as a Service
  • IaaS = Infrastructure as a Service
  • PaaS = Platform as a Service
  • SaaS = Software as a Service

 

server psn polo strategico nazionale

 

Quale è la roadmap 2022-2026 per la costruzione del PSN?

 

A che punto è la progettazione del Polo Strategico Nazionale? Il bando del 28 gennaio 2022 ha messo una prima pietra per la prossima costruzione, la quale è in ogni caso scandita da precisi step indicati sulla roadmap governativa:

  • 2022 Possibile inizio lavori per realizzazione PSN entro la seconda metà dell’anno e comunque piena operatività del progetto entro dicembre 2022.
  • 2023-2026 Migrazione delle PA delimitate in perimetro verso la nuova infrastruttura con una tappa intermedia pari ad almeno 100 PA migrate al Polo Strategico Nazionale (sul totale di 280 interessate) entro settembre 2024 e le restanti entro giugno 2026.

 

roadmap polo strategico nazionale