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lean product management

Che cosa significa Lean Production

 

Quando si parla di lean production in termini generali stiamo facendo riferimento ad una serie di metodologie che si applicano ai processi di produzione. Che cos’è la lean production? Traducendo letteralmente l’espressione in italiano potremo parlare di ‘produzione snella’, o, meglio ancora di ‘produzione alleggerita‘. Si tratta infatti di una serie di metodologie di produzione incentrate sull’eliminazione degli sprechi, l’eliminazione di tutto ciò che non aggiunge valore per il cliente finale.
Il concetto di Lean è nato in ambito produttivo, ma poi è divenuto applicabile a tutti i tipi di organizzazione e a tutti i processi in corso all’interno di un’organizzazione. La cornice entro cui applicare la lean production è dunque piuttosto vasta, così come le possibilità di implementazione.
Inoltre, esiste una ‘filosofia di lean production’ che può essere innestata alla base dello statement fondativo di un’azienda, di un progetto o di un gruppo, così come esistono strumenti, attrezzature, ambienti operativi attraverso cui i principi lean vengono messi in opera.

 

I benefici misurabili della lean production

 

La filosofia lean non è fatta solo di principi, teorie e concetti astratti. Laddove la metodologia di produzione lean è applicabile, si possono ottenere benefici misurabili. Vediamone alcuni:

  • Sviluppo più veloce.
  • Performance di qualità.
  • Minori difetti e ri-lavorazioni.
  • Meno guasti alle macchine ed errori nei processi.
  • Meno stock di prodotti – maggiori livelli di rotazione delle scorte.
  • Meno spazio richiesto.
  • Maggiore efficienza, incrementata la produzione oraria.
  • Consegne migliorate.
lean production

Lean Product Management: cos’è

 

Come avrete forse capito leggendo il titolo, in questa sede non andremo a parlare di lean production, ma ci concentreremo sul lean product management. Si tratta infatti di due discorsi distinti.

Al giorno d’oggi la gestione del prodotto alleggerita (o snella che dir si voglia) diventa una condizione essenziale in alcuni mercati altamente competitivi. Improntare lo sviluppo del prodotto su valori come semplicità, intuitività e facilità d’utilizzo è infatti un’azione radicale, in grado di avvicinare il prodotto alla sua naturale base utenti.
Ed in buona sostanza il lean product management è proprio questo: una cornice in grado di guidarti senza soluzione di continuità da una fase all’altra, anticipando ogni tua domanda, fornendo ogni risposta al momento giusto. Attenzione però, non ci sono strumenti magici, software in grado di far in modo che il meccanismo stia in piedi da solo, automatizzando ogni processo. Dietro a prodotti di successo, che fanno dell’intuitività una caratteristica strutturale, c’è un team di product manager intelligenti, affamati e umili in grado di sostenere la voce del cliente ad ogni passo del percorso.
Si tratta di fare la cosa giusta, nella misura giusta, al momento giusto. Per questo, è necessario fare chiarezza sin dall’inizio rispetto al modello di business adottato, agli obiettivi e alle modalità con cui comunicheremo i progressi.

Il sostrato metodologico dietro al lean product management

 

Il Lean Product Management è la gestione dell’intero ciclo di vita di un prodotto applicando principi e metodologie di:

  • Lean Startup
  • Lean
  • Customer Development
  • Business Modelling e fattibilità finanziaria
  • Outcome-driven Innovation
  • Behavioral Economics e Strategy

 

 

L’importanza del lean product management

 

Perché è importante alleggerire i processi di gestione prodotto? Spesso, le pressioni interne, gli stakeholder e le cattive abitudini di gestione impediscono ai manager di consegnare i prodotti che i clienti desiderano. Il lean product management è la soluzione a queste criticità: fornisce quella struttura gestionale in grado di semplificare i processi, per prendere decisioni di strategia di prodotto che si allineino con gli obiettivi aziendali, i KPI e le esigenze dei clienti. Con il Lean aumenta la velocità di sviluppo proprio quando ce n’è bisogno. Non si tratta infatti solo di costruire cose, ma costruire le cose giuste al momento giusto.

Oltre 90 anni (era il 1931) sono passati dall’introduzione del concetto di Brand Manager da parte di Procter & Gamble, la multinazionale che produce detergenti, farmaci e prodotti di largo consumo. Con il tempo a questa cornice operativa si sono applicate le metodologie Lean, Agile e Lean Startup. Tuttavia, sembra che ancora poche organizzazioni aziendali ne abbiano fatto tesoro. Basta guardare ai dati di Aktia Solutions (Management Consulting Firm con sede nel Regno Unito) che ci dicono che il 70% delle startup è destinato a fallire. Inoltre, tra il 40% e il 90% dei nuovi prodotti recentemente introdotti sul mercato non riesce a raggiungere una significativa quota di adopters.

Differenze tra agile e lean product management

 

Ad uno sguardo un po’ distratto e dalla lunga distanza i due termini – lean ed agile, possono sembrare molto vicini a livello semantico. Le differenze tuttavia ci sono. Quella più evidente riguarda l’incapacità di Agile di operare con un’intelligenza autonoma. La metodologia Agile, nella modalità in cui è implementata all’interno di molte organizzazioni al giorno d’oggi, non possiede un gateway, un meccanismo per determinare se quel preciso modello di business avrà successo. L’idea è davvero fattibile? Le funzionalità implementate tramite le richieste in arrivo dal product backlog sono davvero quelle giuste? L’ultima release è davvero ben progettata, o forse è il caso di migliorarla?

In buona sostanza, Agile è la cornice necessaria per mettere correttamente in pratica la fase esecutiva. Lean Product Management è invece il framework iterativo per visualizzare ed identificare le idee ed i progetti di cui abbiamo bisogno. Grazie al lean, il Product Owner assume il ruolo che gli spetta: non è solo un amministratore di backlog, che riceve ordini da altre business unit, dalla direzione e dagli stakeholder, ma diviene una figura strategica e centrale.

 

Il ruolo del product manager nei contesti lean

 

Quello del gestore di prodotto nei contesti lean è un ruolo critico: deve identificare, sintetizzare, prioritizzare e dare la spinta ai differenti team avendo sempre in testa la soddisfazione dei clienti. Ecco perché il successo di un percorso Lean è legato a doppio filo alle qualità dei product manager. Figure responsabili, in grado di operare per ridurre al minimo il rischio, appoggiandosi ad una solida base dati. Scevre da pregiudizi e opinioni personali, capaci di lavorare con umiltà, motivando i team attraverso il loro stesso operato.

Le 3 linee guida del lean product management

 

La gestione snella del prodotto riduce al minimo questo rischio permettendo al feedback dei clienti e ai dati di guidare la strategia del prodotto. I product manager Lean seguono queste linee guida:

1) I problemi dei clienti hanno la priorità sui requisiti interni

Solitamente i product manager passano molto tempo a raccogliere informazioni dall’azienda relative ai requisiti richiesti – i dirigenti, gli stakeholder, il reparto marketing e vendite intervengono influenzando direttamente la roadmap di prodotto. In ambito lean invece il mantra è quello di massimizzare il valore del cliente. Comprendendo intimamente i bisogni, le richieste, le incertezze della base utenti, il manager di prodotto può
acquisire informazioni essenziali sui passaggi importanti che condurranno ad uno sviluppo di successo.

2) Qualsiasi prova deve essere basata su dati certi e non su supposizioni

Spesso ci si innamora di idee nate in fase di brainstorming, senza che siano state effettivamente verificate. Un prodotto efficace invece nasce solo attraverso la ricerca, la misurazione dei dati quantitativi e l’esplorazione di nuovi strumenti di elaborazione che forniscono prospettive migliori per la lettura dei risultati. Qualsiasi tentativo che richiede tempo di sviluppo, che sia una semplice prova o un prototipo compiuto da lanciare in fase di test, deve essere progettato sulla base di dati certi e verificati.

3) Generazione di idee e collaborazione rispetto ai mandati di soluzione

Il Lean product management ha fatto proprie alcune parole d’ordine: mentalità data-driven e voice of the customer. Un buon product manager è responsabile di vivere queste dimensioni personalmente e condividerne i ritrovamenti con i singoli team, per portare valore al prodotto. Allo stesso modo deve saper ascoltare le intuizioni del marketing, delle vendite, dei designer, degli ingegneri, dei clienti acquisiti e di quelli che se ne sono andati, così come di quelli potenziali e di quelli ancora non scoperti.

lean product management

Lean product management e organizzazioni aziendali: il link tra strategia e sviluppo

 

A seconda delle fasi e delle necessità richieste all’interno di un’organizzazione aziendale il lean product management può portare valore. Ecco alcuni esempi di attività nelle 6 fasi di Lean Startup, Ideazione, Esplorazione, Convalida, Product Strategy e Scaling.

 

1/ Lean Startup

  • Modelli di business
  • Sviluppo del profilo del cliente
  • Apprendimento convalidato
  • Costruire – Misurare – Imparare
  • Contabilità rispetto ai processi di innovazione
  • Prodotto minimo funzionate (MVP)

C’è bisogno di studiare e testare modelli di business, pianificare lo sviluppo lato cliente e ottenere una convalida costante di quanto si è imparato. Lean startup include anche la costruzione, la misurazione e l’apprendimento del prodotto e dei processi.

 

2/ Ideazione

  • Percepire l’ambiente
  • Dare priorità alle idee

La parte successiva della metodologia è l’ideazione. Questo include processi come la prioritizzazione delle idee e la presa di contatto con l’ambiente, cioè l’elaborazione di come il prodotto sarà ricevuto dai clienti.

 

3/ Esplorazione (Problem-Solution Fit)

  • Identificare i tuoi clienti target
  • Capire i loro bisogni reali
  • Convalidare il problema/bisogno
  • Fare una proposta di valore
  • Opportunità di mercato e segmentazione del mercato
  • Business Model Canvas / Lean Canvas
  • Sperimentazione

È proprio all’interno di queste attività che prende vita il prodotto. La risposta alla domanda: c’è un problema del cliente che vale la pena di risolvere? Per rispondere è necessario misurare, confrontare, esplorare nuovi strumenti che danno risultati migliori. L’esplorazione parte con la corretta definizione e il corretto dimensionamento del problema per arrivare a definire una soluzione mirata per quello specifico prodotto (problem-solution fit).

 

4/ Convalida (Product-Market Fit)

  • Lancio del primo MVP
  • Sperimentazione
  • Test dell’utente
  • Analitica lean

Possiamo parlare di un adattamento prodotto-mercato (Product-market fit), perché si tratta di una fase in cui il prodotto si cala nel mercato. L’obiettivo è identificare quale mercato è adatto al prodotto e, in prospettiva, qual è lo spazio per scalare e crescere. C’è bisogno di test, questionari, analisi quanti-qualitative misurabili. Bisogna misurare quantitativamente il valore monetizzabile sul mercato più redditizio e capire attraverso analisi di fattibilità se il successo del prodotto può essere replicato su scala.

 

5/ Product Strategy

  • Strategia aziendale
  • Strategia di prodotto
  • Innovazione

Un’ottima strategia di prodotto, per poter funzionare, si deve innestare su di una solida strategia aziendale. La product strategy deve essere innovativa per aiutare il prodotto a distinguersi dai concorrenti diretti e vendere.

 

6/ Scaling

  • Il team di prodotto
  • Lean Product Roadmap
  • Sviluppo del prodotto basato sui risultati
  • Tecniche di prioritizzazione
  • OKRs – Objectives and Key Results
  • Sviluppo guidato da ipotesi
  • Analisi Lean

 

L’obiettivo di questa fase è di far crescere e scalare un prodotto per continuare ad offrire una soluzione adattabile ad un mercato in evoluzione. La scalabilità richiede dei presupposti: che in fase di esplorazione si sia scelto un modello di business non-finito, espandibile attraverso innovazione incrementale, essenziale per rimanere rilevanti sul mercato. Molte aziende cercano di scalare troppo velocemente. Nel farlo spesso incappano nei rischi legati al dimensionamento del personale e alle esigenze legate al continuo miglioramento tecnico richiesto, che in alcuni casi tocca aspetti infrastrutturali.

Conclusioni

 

Fare il product manager in modalità lean significa dare priorità alle specifiche tecniche che vogliono gli utenti, implementare quelle giuste al momento giusto. Un buon manager utilizza una dashboard per la lean analytics in modo da avere sempre chiaro il piano di espansione del prodotto e capire quando è il momento di scalare.

 

Fonti

https://blog.planview.com/lean-product-management-why-it-matters/
https://aktiasolutions.com/lean-product-management/
https://advisedskills.com/about/news/136-what-is-lean-product-management-a-beginner-s-guide
https://www.educative.io/blog/lean-product-management