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product manager stipendio

Che cos’è il Product Management?

 

Su queste pagine abbiamo parlato dettagliatamente di product management, una funzione organizzativa diffusa all’interno di quelle aziende che si dedicano allo sviluppo di prodotto e/o servizi.
La funzione di gestione del prodotto attraversa diverse fasi, dalla generazione delle idee, alla creazione del prototipo, al lancio sul mercato, passando per l’analisi e la ricezione dei feedback. All’interno di questi processi, il product management è quella cornice iterativa essenziale per intercettare, decifrare e misurare i bisogni lato pubblico, così da essere capaci di immaginare e consegnare prodotti che portino reale valore all’utente finale.

Chi è il Product Manager?

 

In questo articolo andremo ad approfondire meglio rispetto alla figura del Product Manager – per capire qual è il suo ruolo, quali sono le sue responsabilità, quanto guadagna e come si intraprende questa carriera.
Fino a vent’anni fa c’era ancora molta confusione dietro a questa professione, in Europa come oltreoceano. Il product management in una forma o nell’altra già esisteva, ma il termine “product manager” è cominciato a spuntare nelle title tagline delle job description soltanto dopo il 2000.
Per capire meglio chi è il product manager a livello di conoscenze e competenze, possiamo far riferimento al diagramma di Martin Eriksson, fondatore di ProductTank, che lo pone all’intersezione tra business, tecnologia e user experience.

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Che cosa fa un Product Manager?

 

Il product manager è quella figura incaricata di identificare i bisogni del cliente, ponendoli in relazione economica con gli obiettivi di business dell’azienda. Il suo ruolo è fondamentale nelle fasi di ricerca ed elaborazione analitica, nello sviluppo della visione strategica condivisa con la direzione e gli stakeholders. I manager di prodotto stabiliscono gli obiettivi, definiscono le modalità di successo, aiutano a motivare i team e sono responsabili diretti del risultato finale.

 

Le Responsabilità di un Product Manager

 

Possiamo definire alcune responsabilità a livello generale, le responsabilità specifiche variano a seconda delle dimensioni dell’azienda. Nelle organizzazioni più grandi ad esempio, i product manager sono integrati all’interno di team più grandi di cui fanno parte ricercatori, analisti, sviluppatori, designer e marketer. All’interno di questi ambienti il lavoro sul prodotto è a flusso continuo: si elaborano progetti, si testano prototipi, si ricevono feedback e si riparano bug. Allo stesso tempo c’è tanto lavoro da fare per tenere insieme i team e i reparti interni coinvolti. Nelle organizzazioni più piccole di contro ci sono meno stakeholder da mettere d’accordo, ma anche meno forza produttiva e risorse utili nell’elaborazione di una visione strategica.

A livello generale le 6 responsabilità di un manager di prodotto sono:

 

  1. Comprendere e rappresentare i bisogni degli utenti.
  2. Tenere sotto controllo il mercato e sviluppare analisi competitive.
  3. Definire una visione relativa ad un prodotto.
  4. Allineare le parti interessate intorno a quella visione del prodotto.
  5. Dare priorità alle caratteristiche e alle capacità del prodotto.
  6. Fare in modo che i team più grandi abbiano accesso a quell’intelligenza condivisa che li rende capaci di prendere decisioni autonomamente.

La carriera di un product manager

 

Product manager: stipendio

 

Ad oggi (dicembre 2021) in Italia nella zona di Firenze il RAL medio di un product manager è di circa 43.000 euro. I dati provengono da Glassdoor, la piattaforma dedicata alla trasparenza in ambito lavorativo che offre rating e reviews su aziende, posizioni aperte, trend di crescita e report sugli stipendi. È molto interessante vedere come si è formato questo dato: si va dalle posizioni junior, con minore livello di seniority (come quella di Associate Product Manager) offerta a circa 32.000 euro, a posizioni più avanzate in cui si guadagna fino a 76.000 euro lordi l’anno (Director, Leader of Product). Ciò dimostra che in questo settore sicuramente l’esperienza paga ed il ‘portfolio clienti’ di ciascun manager di prodotto è un fattore importante nella selezione per una nuova posizione.

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Si tratta di numeri decisamente inferiori rispetto alla media americana: negli Stati Uniti il RAL di un product manager in media è di 99.000 euro l’anno – dato che ci fa capire subito come oltreoceano questa figura sia maggiormente tenuta in considerazione. Ma anche in Inghilterra siamo su proporzioni del doppio o del triplo rispetto al dato italiano – si va dagli 80.000 ai 120.000 euro lordi l’anno.

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Come si presenta un annuncio di lavoro

 

Di seguito riportiamo le competenze, le mansioni e le attività previste tratte da un reale annuncio di lavoro per ‘Product Manager per eCommerce”.

 

Competenze richieste

 

  • Comunicazione verbale, scritta e linguaggi visivi
  • Spiccate capacità organizzative
  • Rispetto delle scadenze previste
  • Competenze nella gestione di community online

 

Software, tool e ambienti operativi

 

  • Conoscenza di Atlassian
  • Conoscenza base pacchetto Adobe (XD, Illustrator, InDesign)
  • Buona dimestichezza con Apple Keynote e Microsoft Powerpoint
  • Utilizzo di Ahrefs e Semrush

 

Attività previste

 

  • Analisi e Ricerca continuativa dello scenario competitivo
  • Elaborazione di reportistica mirata al coinvolgimento degli stakeholders
  • Individuazione delle buyer personas ed elaborazione strategie ad hoc
  • Impostazione della strategia di crescita organica dei siti web aziendali
  • Elaborazione e coordinamento del piano editoriale
  • Follow-up costante con società di fornitura esterne per la preparazione di asset digitali
  • Piano di Comunicazione sui rilasci di aggiornamento prodotto
  • Monitoraggio dell posizionamento del prodotto e del brand sui mercati esteri
  • Posizionamento sui portali di comparazione e gestione delle reviews
  • Affiancare il product owner nella gestione di campagne di analisi della soddisfazione dei clienti
  • Sviluppare strategia di comunicazione in linea con gli obiettivi e il budget
come si diventa product manager

Il mercato del lavoro per un Product Manager in Italia

 

Osservando le offerte di lavoro presenti su Glassdoor per l’Italia, il trend relativo alla ricerca è in crescita. Se guardiamo ad esempio all’area di Firenze, ci sono molte posizioni aperte. A cercare un product manager sono marchi come Granarolo, Menarini, Teamsystem, Yoox, Knauf, Vodafone, Baker Hughes, Monte dei Paschi, Trenitalia, Cisco System e molti altri. A quanto pare a livello di domanda, sul piano nazionale, le grandi aziende stanno cominciando a capire l’importanza di questo ruolo. Ma come siamo messi con l’offerta? In che modo si diventa product manager e quali sono i percorsi di formazione?

 

Come si diventa product manager?

 

Ad oggi non esiste un percorso di studi per intraprendere questa professione, né una qualifica o una certificazione. Né tantomeno esiste uno storico di assunzioni per determinare un modello formativo standard. Tuttavia sappiamo che la maggior parte delle aziende in cerca di gestori prodotto guarda alla formazione universitaria e post-universitaria. La presenza di una qualifica rilevante, specialmente una laurea o un master, è dunque uno dei requisiti minimi richiesti. Quali sono i settori in cui specializzarsi? Quali sono i settori in cui specializzarsi? Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Guardando al mercato si nota che sono richieste spesso competenze in ambito di economia ed organizzazione aziendale, comunicazione, marketing e vendite. I settori trainanti – quelli in cui ci sono maggiori opportunità di lavoro, secondo i tipi di ProductPlan, sono quattro: iOT; Salute; Banche e Finanza; Entertainment. Indipendentemente dalle aree di intervento, quella del product manager è una figura sempre più cercata.

A seconda del settore merceologico specifico, le competenze richieste possono essere molto specifiche: basti pensare alle profonde differenze di background tra un product manager che ha sempre lavorato nel settore del fast fashion ed uno che viene dal mondo della chimica farmaceutica.

 

L’offerta formativa in Italia

In Italia chi vuole intraprendere questa professione si iscrive a corsi di economia aziendale, management d’impresa, scienze della comunicazione e marketing.
L’offerta specifica per gestori di prodotto è perlopiù limitata a sporadici corsi di alta formazione universitaria e piccoli seminari intensivi. Ad esempio la School of Management del Politecnico di Milano organizza un corso di due giorni destinato a responsabili marketing e di prodotto. L’idea è quella di fornire le capacità per elaborare il piano di sviluppo di un nuovo prodotto in una logica di marketing, comprendendo gli insight dai clienti.

Product Manager vs Project Manager

 

Le differenze tra le due figure sono sostanziali – al product manager è riservata la funzione di analisi del backlog, di elaborazione della visione, di allineamento direzionale e di supervisione strategica. Il project manager invece si occupa di tutto ciò che ha a che vedere con il piano esecutivo: la pianificazione, la scelta ed il controllo delle risorse, il passaggio all’interno delle diverse fasi del lifecycle.

 

Product Manager vs Product Owner

 

Il termine Product Owner è legato a Scrum, un framework di applicazione della metodologia Agile. Nello specifico, il product owner è il rappresentante del cliente all’interno del team di lavoro. Rispetto al product manager, il product owner si occupa meno di strategia e di marketing. La sua figura è quella di un project manager che si intesta le necessità, i bisogni ed i desideri lato cliente, organizzandosi nelle fasi di ricezione del product backlog e di interazione con i team di sviluppo

 

Quali sono le skill di un Product Manager?

 

Ci sono 5 competenze essenziali:

Lettura e comprensione dei dati

 

Leggere i dati e interpretarli nel modo giusto. Prendere decisioni basate su findings in arrivo dai dati. L’unica strada percorribile in direzione della trasformazione digitale è proprio la metodologia data-driven che diventa una linea guida imprescindibile.

Approfondimenti e KPI

 

Per comprendere le tendenze del mercato e dell’industria, i Key Performance Indicators (KPI) sono essenziali. Si tratta di metriche quali: i costi di acquisizione cliente, il tasso di conversione dei lead, il numero di utenti attivi su base giornaliera, il loro livello di soddisfazione.

Elaborazione strategica

 

Lo strategic thinking ci dà una visione lucida del mercato e dello stato di cose della concorrenza. Proponendo una visione, il gestore prodotto pone di fronte ai team obiettivi realistici e raggiungibili. Pianificando è possibile rispettare quegli obbiettivi o cambiarli, qualora sia necessario.

Competenze di mercato

 

Conoscere quando e come si vende è la base di qualsiasi ragionamento di business. Il gestore prodotto deve avere consapevolezza dell’organizzazione aziendale, entrare in contatto con i reparti sales e marketing per capire quale impatto le decisioni di business possono avere sul suo prodotto.

Design ed esperienza utente

 

Ecco a parlare delle competenze in ambito UX. Prodotti che forniscono un’esperienza cliente inimitabile decretano il successo dell’azienda. Il manager non deve essere un UX developer, ma deve conoscere il linguaggio delle User Interfaces e dialogare con i suoi UX Specialist.

le 5 skills di un product manager

Differenti ruoli del Product Management

 

Andando a chiudere il quadro che abbiamo tracciato, vediamo quali sono i ruoli specifici. I due casi di product manager maggiormente di successo sono:

  • un esperto di marketing aziendale con una grande passione per l’UX
  • uno sviluppatore capo che capisce il prodotto così bene da poter iniziare a guidarne la creazione.

 

Visto che spesso è difficile trovare queste figure, in alcune aziende la funzione di gestione prodotto è diffusa. Vediamo di saperne di più con l’esempio di Atlassian. Da quelle parti si servono di una triadeun leader in ambito sviluppo, uno in ambito design e uno in ambito business. Tre figure che lavorano insieme per guidare la strategia del prodotto. A sostegno della triade ci sono sicuramente project manager, ma anche altre figure:

 

  • Chief Product Officer (CPO) – Guida la funzione di prodotto all’interno dell’organizzazione aziendale, assegnando i project manager ai rispettivi team.
  • Product Owner (PO) – Ha un ruolo più attivo nello sviluppo del prodotto – gestisce il backlog e la comunicazione con gli altri stakeholder.
  • Product Marketing Manager (PMM) – Aumenta le capacità del team di prodotto di raggiungere i clienti e imparare da loro attraverso campagne di marketing su misura.
  • User Experience Researcher (UX) – Il ricercatore UX dedicato studia il comportamento dell’utente e dà raccomandazioni in ambito di usabilità.