Intervista a Luciano Castro e Raffaele Colace. In una fase storica di cambiamenti a livello globale emerge con ancora più forza la centralità del product manager. Da non confondere con il project manager
Sono già migliaia eppure sono quasi invisibili. Nel senso che esercitano una professione ignota al grande pubblico ma centrale nel ciclo di vita di ogni prodotto digitale: sono i product manager. È quanto spiega a ‘quoted business’ insieme a Raffaele Colace, fondatore di 20tab, Luciano Castro, CEO di Castro&Partners, prima società di consulenza per Product Management, e un innovatore nel mondo digitale, colui che ha di fatto introdotto in Italia il cloud e la pec. Esperienze che sono valse la chiamata del ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao che, nell’ambito del PNRR, lo ha scelto come capo della missione che prevede lo stanziamento di un miliardo di euro per finanziare il passaggio al cloud di tutte le pubbliche amministrazioni locali. Un’impresa non facile da raggiungere visto che il loro numero complessivo è ragguardevole: oltre 12.500.
Castro, sempre pensando ai nodi dell’economia italiana, e in particolare alla disoccupazione giovanile e al fenomeno dei NEET, la Product Manager Alliance investirà tempo e risorse nella formazione dei giovani? “Sì, la PMA nasce anche con l’idea di formare esperti del settore e certificarne le competenze, con uno sguardo attento ai giovani, pilastro e futuro della nostra società. Per questo abbiamo pensato di coinvolgere le più grandi università italiane non solo in progetti di ricerca e master condivisi, ma nell’offerta di borse di studio che possano aprire le porte del mercato del lavoro a tanti ragazzi. Vogliamo che i giovani restino in Italia ad investire, a progettare, a sognare: solo così il Paese riparte e l’economia può tornare competitiva. Vogliamo, in altre parole, liberare un’energia che ora è sprecata: la creatività. Non possiamo permetterci il lusso di perderla”.
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