Metodologia Scrum: conosci davvero le regole del gioco?
Testare le proprie conoscenze è il modo empirico più affidabile per individuare le aree critiche migliorabili e i punti forti da mettere a frutto nelle azioni ad alto impatto, che rappresentano uno degli obiettivi della missione del Product Manager. Per tale motivo la formazione continua può essere considerata un elemento fondante nello svolgimento della professione. Recentemente ho deciso di fare un ripasso sulla metodologia Scrum.
Per quanto si pensi di saperne abbastanza, rileggere la Guida Scrum mi ha consentito di:
- Rielaborare i principi Scrum alla luce dell’esperienza acquisita
- Trarre nuovi spunti di riflessioni
- Cogliere ulteriori possibilità di approfondimento.
Se anche tu vuoi metterti alla prova, ti suggerisco le domande chiave che ti daranno l’occasione di misurare quanto ne sai sull’argomento.
Quando è nata la metodologia Scrum?
Il metodo Scrum è stato sviluppato agli inizi degli anni ’90 specificatamente per scomporre la complessità e per agevolare i processi di valore nell’ambito dello sviluppo dei prodotti software. La prima metodologia Scrum ufficiale, però, risale all’anno 2010 ed è stata recentemente aggiornata nel 2020.
Si tratta di una guida agile e in divenire che aiuta le persone non soltanto a capire Scrum cos’è, ma anche come partecipare alla comunità dei Developers, ovvero di coloro che sul campo applicano tale metodo in tutti i settori caratterizzati dalla complessità del lavoro.
Scrum cos’è?
La definizione di Scrum ci dice che è un framework agile e leggero che aiuta le persone a generare valore, trovando soluzioni di tipo adattivo ai problemi complessi.
Mi sono soffermato a scomporre questa definizione di Scrum e 3 termini in particolare hanno richiamato la mia attenzione:
- Persone
- Valore
- Adattivo
La metodologia Scrum parla di persone
Scrum si basa sull’intelligenza collettiva di un team di lavoro. Significa che il focus è sulle relazioni e sulle interazioni nell’ambito di un processo produttivo. Il collettivo dispone delle competenze sufficienti e necessarie e del bagaglio di esperienze utili a eseguire il lavoro, nonché a condividere tali competenze laddove richiesto e ad acquisirne di nuove al bisogno.
Scrum metodologia di valore
Il metodo Scrum avrà successo non soltanto in relazione al Product Goal, ma anche e soprattutto in relazione all’acquisizione, da parte dei membri del team, dei seguenti valori:
- Impegno
- Focus
- Apertura
- Rispetto
- Coraggio
Significato di adattivo
Cosa vuol dire “soluzioni adattive” relativamente alla definizione di Scrum? Per capirlo ho cercato sul Vocabolario Treccani e ho scoperto che l’aggettivo adattivo è usato in psicologia e in etologia, oltre che nel gergo tecnico dei controlli automatici. In ogni caso, si usa per definire qualcosa capace di adattarsi in modo efficace.
“If you’re not stubborn, you’ll give up on experiments too soon. And if you’re not flexible, you’ll pound your head against the wall and you won’t see a different solution to a problem you’re trying to solve”. (cit. Jeff Bezos)
Quali sono i principi della Teoria di Scrum?
La metodologia Scrum è basata su due principi:
- Empirismo
- Pensiero Lean
L’empirismo è il pensiero che afferma che la conoscenza è figlia dell’esperienza e che le decisioni migliori sono quelle derivanti dall’osservazione dei fenomeni. Poiché cosa accadrà ci è ignoto, soltanto ciò che è già successo può fornire indicazioni utili per il processo decisionale del prossimo futuro.
Ti è mai capitato di essere in stallo prima di una scelta strategica importante? Se sì, ti consiglio di leggere la guida sui metodi scientifici per superare la paura di prendere decisioni.
Il Lean Product Management mira a comprimere il processo all’essenziale, eliminando progressivamente qualsiasi elemento ridondante e riducendo gli sprechi di risorse.
Cosa è il prodotto in Scrum?
Nel Product Management il concetto di prodotto è centrale e la Metodologia Scrum ci aiuta a metterlo a fuoco in una prospettiva semplificata e al contempo esaustiva:
Il prodotto è il mezzo che fornisce valore. Esso può essere un servizio, un prodotto fisico o qualcosa di astratto e di concettuale. In ogni caso ha contorni ben definiti, degli utenti/clienti identificati e degli stakeholders precisi.
Cosa è lo Scrum Team?
Lo Scrum Team, nella metodologia Scrum, è considerato come la cellula fondamentale e indivisibile, formata da un nucleo di poche persone che assumono le responsabilità di Developers, Product Owner e Scrum Master. La missione partecipata collettivamente è creare valore misurabile (Increment) ad ogni Sprint facendo ricorso sia alle competenze che all’esperienza.
Lo Scrum Team non risponde alla logica della struttura gerarchica standard, né è suddiviso in sottogruppi, ma è fortemente coeso dal momento che condivide il medesimo Product Goal e lo stesso Product Backlog.
I membri che partecipano allo Scrum Team devono essere calibrati per formare un’unità abbastanza capace e altrettanto agile nel portare a termine lo Sprint. Mediamente 10 unità sono il limite massimo, perché in generale gruppi di lavoro più piccoli sono più reattivi e più comunicativi.
Scrum metodologia: chi sono i Developers?
I Developers di Scrum hanno il compito di creare Increment a ogni Sprint. Come lo fanno? Prendendosi carico delle seguenti responsabilità:
- Pianificare lo Sprint (Sprint Backlog)
- Mettere in campo l’intelligenza adattiva (ecco che questo aggettivo torna nuovamente!) per modificare le azioni in relazione allo Sprint Goal
- Riconoscere la reciproca responsabilità professionale all’interno del processo.
Cosa fa il Product Owner?
Il Product Owner è una singola persona che ha come principale responsabilità quella di massimizzare il valore risultante dal lavoro svolto dallo Scrum Team. Poiché fra le responsabilità del Product Owner rientra anche quella della gestione effettiva del Product Backlog, le sue mansioni comprendono:
- Sviluppo del Product Goal
- Ordinamento degli elementi e delle priorità del Product Backlog
- Comunicazione chiara allo Scrum Team degli elementi del Product Backlog affinché esso sia visibile e trasparente.
Il Product Owner è una figura strettamente legata al framework Scrum da non confondere con il Product Manager che, invece, prende in carico anche responsabilità di marketing e di scelte aziendali strategiche. Ne ho parlato nel mio articolo su Product Manager VS Product Owner.
Cosa fa lo Scrum Master?
Lo Scrum Master promuove la metodologia Scrum, aiutando i membri del Team e quelli dell’organizzazione a comprendere le pratiche riportate nella Guida Scrum.
In sostanza lo Scrum Master è un leader che si mette al servizio della squadra, svolgendo attività diverse e funzioni molteplici come:
- supportare lo Scrum Team a focalizzarsi nella creazione di Increment di valore;
- organizzare sessioni di training per i membri della squadra finalizzati alla cross-funzionalità e all’autogestione;
- individuare e distruggere gli ostacoli che impediscono l’avanzamento dello Scrum Team;
- accertarsi che gli eventi Scrum siano svolti positivamente entro i limiti della timebox.
Contestualmente lo Scrum Master si mette al servizio anche del Product Owner e dell’organizzazione. In quale modo?
- Plasmando l’organizzazione nel processo di adozione del Metodo Scrum
- Supportando i dipendenti e gli stakeholders nell’attuazione di un approccio empirico
- Rimuovendo le barriere fra stakeholders e Scrum Team
Cosa sono gli Eventi nel Metodo Scrum?
Quando si parla di Eventi nella Metodologia Scrum ci si riferisce all’insieme che tutti gli contiene: lo Sprint Scrum. Per fissare nella mente cosa è lo Sprint Scrum e perché è così importante, ho deciso di scomporre il concetto in pillole:
- Lo Sprint Scrum trasforma l’idea in valore.
- Lo Sprint raccoglie al suo interno tutto il lavoro necessario per raggiungere il Product Goal.
- La durata massima di uno Sprint Scrum è di circa un mese e ogni Sprint è consecutivo al precedente.
- Ogni Sprint Scrum comprende altri eventi quali: Sprint Planning, Daily Scrum, Sprint Review e Sprint Retrospective.
- Soltanto il Product Owner può annullare lo Sprint Scrum e può farlo nel caso in cui lo Sprint Goal diventi obsoleto.
Sprint Planning
Lo Sprint Planning segna l’inizio del lavoro e solitamente dura circa 8 ore su uno Sprint di un mese. Si svolge attraverso l’esame dei seguenti punti topici:
- Valore dello Sprint: il Product Owner analizza in quale modo aumentare il valore del prodotto e la sua utilità all’interno dello Sprint, in modo tale che l’intero Scrum Team definisca lo Sprint Goal.
- Cosa fare durante lo Sprint: i Developers scelgono gli elementi del Product Backlog che saranno inseriti nello Sprint.
- Come svolgere il lavoro: per ogni singolo elemento del Product Backlog selezionato, si pianifica il lavoro necessario per conseguire un Increment.
Daily Scrum
All’interno della Metodologia Scrum, il Daily Scrum rappresenta un evento short giornaliero, della durata di circa 15 minuti che coinvolge l’intero Team. Una delle feature di questo evento è la cadenza: è opportuno programmarlo alla stessa ora e nello stesso luogo per aumentare la semplificazione del processo.
Alla fine dell’evento il Team deve riuscire a produrre un piano di lavoro fattibile per le successive 24 ore e per farlo mette in campo le seguenti azioni:
- Ispeziona lo stato di avanzamento verso lo Sprint Goal
- Adatta lo Sprint Backlog in base alle esigenze
- Sceglie qualunque tecnica o qualunque strumento/struttura per ottimizzare il lavoro pianificato
Sprint Review
Lo Sprint Review mette a fuoco in ottica più ampia quanto evidenziato durante i vari Daily Scrum, ovvero lo stato di avanzamento dello Sprint. La differenza sostanziale è che durante tale evento vengono coinvolti non soltanto i membri del Team ma anche gli stakeholders chiave.
Scrum Team e stakeholders ispezionano insieme i risultati raggiunti nell’avvicinamento verso il Product Goal.
La sessione di lavoro dello Sprint Review Scrum dura al massimo 4 ore su uno Sprint mensile, meno per gli Sprint più corti.
Sprint Retrospective
Come è andato lo Sprint precedente? È questo il quesito che apre la retrospettiva con lo scopo di incrementare qualità ed efficacia.
Tutto il Team analizza e discute cosa è andato bene, quali sono stati gli ostacoli incontrati e come sono (o non sono) stati superati. In pratica l’ispezione si focalizza su:
- Persone e interazioni
- Processi e strumenti
- Cambiamenti utili e miglioramenti impattanti
La Sprint Retrospective dura al massimo 3 ore in uno Sprint di un mese e si accorcia negli Sprint più brevi.
Quale è la relazione fra Artefatti e Impegni nella Metodologia Scrum?
Gli artefatti rappresentano valore e sono associati a un impegno che consente di misurare lo stato di avanzamento. Nell’infografica qui sotto ho rappresentato le coppie Artefatto Valore in Scrum.
Binomio Product Backlog Product Goal
Il Product Backlog è un elenco ordinato di ciò che serve per migliorare il prodotto. Esso rappresenta l’unica fonte e mappa per il lavoro dello Scrum Team. Gli elementi emergenti, che possono essere completati in uno Sprint, vengono selezionati per essere inseriti in uno Sprint Planning.
È compito dei Developers, chiamati a svolgere successivamente il lavoro, misurare la dimensione degli elementi selezionabili. In tale operazione sono supportati dal Product Owner che può aiutarli nella ricerca di soluzioni mediate.
Il Product Goal è l’obiettivo rispetto al quale lo Scrum Team opera una pianificazione. Esso descrive uno stato di avanzamento del prodotto nel futuro.
Binomio Sprint Backlog Sprint Goal
Lo Sprint Backlog viene paragonato a una fotografia ad alta risoluzione che fissa, in tempo reale, il lavoro che i Developers svolgeranno durante lo Sprint per raggiungere lo Sprint Goal. Sintetizzando nello Sprint Backlog sono esplicitati:
- il perché = Sprint Goal
- il cosa = elementi selezionati per lo Sprint
- il come = piano attuabile per conseguire l’Increment
Lo Sprint Goal è l’unico obiettivo dello Sprint, esso viene progettato durante lo Spring Planning e quindi aggiunto allo Sprint Backlog.
Binomio Increment Definition of Done
Ogni Increment è una milestone verso il conseguimento del Product Goal. Si possono creare diversi Increment all’interno di uno Sprint Scrum e la somma di tutti gli Increment viene mostrata durante la Sprint Review. Le features principali dell’Increment sono:
- Per generare valore l’Increment deve essere usabile
- Per essere considerato parte di un Increment, il lavoro deve soddisfare la Definition of Done
La Definition of Done descrive formalmente lo stato dell’Increment nel momento in cui quest’ultimo adempie le metriche qualitative richieste per il prodotto.
In sintesi, quando un elemento evidenziato nel Product Backlog soddisfa la Definition of Done si genera un Increment. Se, invece, l’elemento ispezionato non risponde ai requisiti non può essere né rilasciato, né presentato durante la Sprint Review: torna così nel flusso del Product Backlog per eventuali prossime considerazioni in merito.